“Masterizzatori”

Una masterclass dovrebbe essere una breve e intensa esperienza formativa, riservata a un gruppo ristretto di studenti eccellenti, svolta sotto la guida di un docente di alto livello.
Una volta, l’avrebbero chiamata lectio magistralis.
Mi viene in mente quella celebre, pronunciata da Goffredo Parise, pochi mesi prima di morire, nell’Aula magna dell’Università di Padova; e poi, le famose Lezioni americane, preparate da Italo Calvino, in vista di un ciclo di conferenze da svolgersi presso l’Università di Harvard, ciclo che non si è mai tenuto, a causa della scomparsa prematura dello scrittore.

Attualmente, basta col latino. Per attrarre una più ampia utenza, si è passati al termine trendy di masterclass. Cambiano i tempi, cambia il linguaggio. Ma, spesso, cambia anche la sostanza.

Fa una certa impressione scorrere vecchie immagini, che ritraggono grandi maestri impartire insegnamenti a futuri grandi musicisti.

Friedrich Gulda con Martha Argerich, nel 1956.

Luigi Dallapiccola con Luciano Berio, nel 1952

 

Franco Ferrara con Riccardo Muti, nel 1965

 

Serge Koussevitzky con Leonard Bernstein, nel 1944

Questo in passato… e oggi?

Le masterclass non sono più esclusive. Proliferano a tutti i livelli. Basta sfogliare le pagine web e aprire il portafoglio.
Ai grandi maestri si sono aggiunti molti “masterizzatori”, per lo più abili nel piazzare attraenti elisir di formazione.
Docenti d’ogni specie, “boni e tristi” (come si dice, dalle mie parti), giovani neopatentati e maturi pluridecorati, divulgano regolette da manuale a schiere di discepoli ansiosi di raccogliere ricette, che facilitino il loro (acerbo) saper fare.

Il talento e la reale competenza, degli uni e degli altri, sono requisiti del tutto secondari.

Informazioni su mauro zuccante

Ha studiato pianoforte con Rinaldo Rossi; composizione e musica corale con Renato Dionisi; musica elettronica con Alvise Vidolin. Ha fondato e diretto il Coro Ars Nova, il PolifonicoMonteforte, la Cantoria Veneta e ha diretto Le Istitutioni Harmoniche di Verona. Come compositore, si è affermato in Concorsi nazionali e internazionali. Suoi lavori sono stati eseguiti da I Virtuosi Italiani, Coro Giovanile Italiano, I Piccoli Musici di Casazza, Coro SAT di Trento, Coenobium Vocale, Coro da camera di Torino, Complesso Vocale di Nuoro, Vocalia Consort di Roma, Coro da camera di Alessandria, Coro La Rupe, Coro CET, Piccolo Coro Artemìa e da altri complessi italiani e stranieri (Festival dei Due Mondi di Spoleto, Auditorium Parco della Musica di Roma, Festival MiTo, Festival Galuppi di Venezia, Basilica di Assisi-RAI, Basilica Patriarcale di Aquileia, Collegio Volta di Pavia, Festival pianistico internazionale di Brescia-Bergamo, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro Regio di Torino, Maggio Musicale di Firenze, Accademia filarmonica di Verona, Auditorium Museo del violino di Cremona, Festival d'Avignon, New Jersey University, Miami University, Southern Theatre Ohio, Radio Budapest, Festival Europa Cantat, Santiago de Compostela). Ha pubblicato in Italia per le Suvini Zerboni, Carrara, Ed. Mus. Europee, Pizzicato, BMM Ed. Mus. e Feniarco. Alcune opere sono pubblicate in Francia (A Choeur Joie) e negli USA (Treble Clef Music Press e The Lorenz Corporation).
È stato chiamato a far parte di giurie in Concorsi corali e di composizione nazionali ed internazionali. È stato docente nei Seminari europei per giovani compositori di Aosta. Ha fatto parte della redazione della Rivista “Choraliter”-Feniarco. È stato consulente artistico di Feniarco e di altre Associazioni corali. Ha fatto parte della commissione artistica del Concorso Nazionale Corale di Vittorio Veneto.
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