
Ermanno Wolf-Ferrari: Otto Cori, op. 2
in CHORALITER (Rivista della FENIARCO), n.74, Settembre, 2024

in CHORALITER (Rivista della FENIARCO), n.74, Settembre, 2024

in CHORALITER (Rivista della FENIARCO), n.73, Maggio, 2024

in CHORALITER (Rivista della FENIARCO), n.72, Gennaio, 2024

Ho ascoltato il Coro di Bosa nella loro specialità, il canto a tràgiu. È stata, dopo tanti anni, la prima esperienza di ascolto dal vivo di questa tradizione vocale sarda.
Le registrazioni sonore non restituiscono il gioco delle risonanze armoniche che si crea quando le voci si muovono alla ricerca della giusta intonazione di frequenza e timbro. Soltanto l’ascolto dal vivo consente la sua integrale percezione.
Ha detto Luigi Oliva, presentando queste musiche, che sopra le teste dei quattro cantori ruotano costellazioni di suoni.
Infatti, concentrando l’orecchio sulle frequenze acute, si dischiude un caleidoscopio di colori sonori in costante mutazione, che ti sorprende perché non è mai ripetitivo.
È questa l’essenza di una tipologia canto che purtroppo non avevo mai apprezzato pienamente, perché l’avevo sempre ascoltata mediante i supporti registrati. In sostanza è come se mi fosse mancato un pezzo di sonorità, come se avessi per anni osservato la Cappella degli Scrovegni attraverso una feritoia e non a 360 gradi, dal suo interno.
Se si vuol entrare nella giusta dimensione di questa musica, coglierne l’aura ancestrale e mistica, apprezzarla con la giusta disposizione d’animo, afferrarne la Stimmung, lo si può fare soltanto attraverso l’ascolto dal vivo.
L’Amen è fantastico!
“Miserere” – Coro di Bosa, Luigi Oliva – Bosa, 11 ottobre 2025
Abbiamo tutti un grosso debito verso i poeti.
Ho trascorso una vita a leggere e ascoltare le sapienti lezioni di professori che parlano di come bisogna farsi intendere dai bambini.
I versi di Cappello, invece, non sono lezioni, ma illuminazioni sulle emozioni delle piccole creature, sguardi sui moti della natura in un angusto giardino, metaforiche miniature del macrocosmo, in cui si consuma il nostro vivere. Una vera scuola, fuori dalla scuola.
I poeti sono i fari dell’esistenza.
Attraverso i versi dei poeti possiamo esplorare gli “inniò”: i luoghi che ragione, scienza, fede e ideologia non sanno rischiarare.
Il debito nei confronti di Pierluigi Cappello l’ho sentito fin da subito.
C’è voluto del tempo, qualche anno, ma ora un modesto contraccambio musicale è compiuto.
Grazie, Pierluigi!

Nelle celebrazioni del Natale, la presenza di un coro, che intona una carola popolare, è immancabile.
Il coro, nel patinato immaginario collettivo natalizio, costituisce quel “quadretto” di voci che “scalda” l’atmosfera e la carica di emozione.
Uno stereotipo al quale il grande pubblico è affezionato.
D’altro canto, una folta schiera di musicisti arrendevoli, non esita a soddisfare l’appetito delle orecchie più deboli, con il manierismo lezioso e sdolcinato di facili arrangiamenti.
L’intenzione – alquanto ambiziosa – di questa raccolta è, invece, quella di suffragare di decoro artistico una serie di motivi natalizi, selezionati fra tanti, più o meno noti.
Che significa?
Restituire una certa compostezza stilistica a melodie che differiscono per origine storica e provenienza geografica.
Sottolineare le sfumature musicali, facendo leva sul dialogo alla pari tra voci e strumenti.
Cogliere le digressioni espressive del testo letterario, al fine di evitare un certo appiattimento musicale, altrimenti dato dalla ripetizione (“alla buona”) delle singole strofe.
Non rinunciare alla generazione di complessità (sul piano polifonico e contrappuntistico), suggerite dagli spunti tematici di un patrimonio musicale tutt’altro che sterile.
Quindi, pur nella consapevolezza che non si realizza la “magica” atmosfera natalizia senza un richiamo ai motivi canori tradizionali, questa raccolta si spinge oltre la confezione del solito “ri-arrangiamento”, per sconfinare nell’elaborazione di una più appagante – almeno così è stato per l’autore – “ri-creazione”.
In fin dei conti, l’autentico spirito del Natale non è quello che celebra la rigenerazione?

in CHORALITER (Rivista della FENIARCO), n.70, Maggio, 2023

in CHORALITER (Rivista della FENIARCO), n.69, Gennaio, 2023

in CHORALITER (Rivista della FENIARCO), n.68, Settembre, 2022

in CHORALITER (Rivista della FENIARCO), n.67, Maggio, 2022