Campane, morti e… cani

Una sera della scorsa estate, stavo a spasso con il cane. Mentre si udiva il suono di una campana, ho incrociato per strada tre anziane signore. Una di loro ha detto: «Se l’è la campana de drìo, l’è ‘na dona» («Se è la campana che sta dietro, a suonare, allora, si tratta di una donna»).
Il riferimento è all’usanza ancora in corso in paese. Appena si sparge la notizia, che è morta una persona, suona una campana, con un certo rintocco.
Non sapevo, però, che ci fosse una distinzione tra la campana davanti e la campana de drìo.
Al che, mi sono avvicinato al campanile e ho alzato lo sguardo verso la cella campanaria.
La campana aveva già smesso i suoi rintocchi. Ma mi interessava localizzare la campana davanti. Mi sono rivolto a quella, col pensiero. Le ho detto: «Ti, sta ferma e no’ movarte!» («Tu, stai ferma, non muoverti!»)

Alle campane, bisogna farci orecchio.
Il mio cane è indifferente ai battiti delle ore, al suono dell’Ave Maria, o dell’Angelus, e anche alle campane da morto.
La sua attenzione è attratta, invece, dalle campane “a festa”. Quando suonano, risponde ululando.
Pare che si tratti di un’allucinazione acustica, che risveglia un comportamento atavico. Certi armonici prodotti dalle campane “a festa” vengono confusi dal cane per l’ululato di un suo simile, che si è smarrito dal branco.
L’ululato con il quale, a sua volta, risponde, è per confortarlo, facendogli sentire la vicinanza.

Da qualche tempo, sono state tolte le campane dalla cella campanaria, e sostituite con degli altoparlanti che diffondono scampanii preregistrati (alquanto distorti, per la verità).
Non so se si tratti di una sistemazione temporanea.
Fatto sta, che il mio cane non ha apprezzato. Non ulula più. Evidentemente, preferiva l’originale all’artefatto.

Informazioni su mauro zuccante

Ha studiato pianoforte con Rinaldo Rossi; composizione e musica corale con Renato Dionisi; musica elettronica con Alvise Vidolin. Ha fondato e diretto il Coro Ars Nova, il PolifonicoMonteforte, la Cantoria Veneta e ha diretto Le Istitutioni Harmoniche di Verona. Come compositore, si è affermato in Concorsi nazionali e internazionali. Suoi lavori sono stati eseguiti da I Virtuosi Italiani, Coro Giovanile Italiano, I Piccoli Musici di Casazza, Coro SAT di Trento, Coenobium Vocale, Coro da camera di Torino, Complesso Vocale di Nuoro, Vocalia Consort di Roma, Coro da camera di Alessandria, Coro La Rupe, Coro CET, Piccolo Coro Artemìa e da altri complessi italiani e stranieri (Festival dei Due Mondi di Spoleto, Auditorium Parco della Musica di Roma, Festival MiTo, Festival Galuppi di Venezia, Basilica di Assisi-RAI, Basilica Patriarcale di Aquileia, Collegio Volta di Pavia, Festival pianistico internazionale di Brescia-Bergamo, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro Regio di Torino, Maggio Musicale di Firenze, Accademia filarmonica di Verona, Auditorium Museo del violino di Cremona, Festival d'Avignon, New Jersey University, Miami University, Southern Theatre Ohio, Radio Budapest, Festival Europa Cantat, Santiago de Compostela). Ha pubblicato in Italia per le Suvini Zerboni, Carrara, Ed. Mus. Europee, Pizzicato, BMM Ed. Mus. e Feniarco. Alcune opere sono pubblicate in Francia (A Choeur Joie) e negli USA (Treble Clef Music Press e The Lorenz Corporation).
È stato chiamato a far parte di giurie in Concorsi corali e di composizione nazionali ed internazionali. È stato docente nei Seminari europei per giovani compositori di Aosta. Ha fatto parte della redazione della Rivista “Choraliter”-Feniarco. È stato consulente artistico di Feniarco e di altre Associazioni corali. Ha fatto parte della commissione artistica del Concorso Nazionale Corale di Vittorio Veneto.
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